Nato a Napoli ha una formazione molto articolata, agli studi in architettura ha unito percorsi formativi legati alla pittura, alla scultura e la storia dell’arte.

Nel 2013 vince il I°premio ”San Gennaro Art” con l’opera “S.G.2.0” e "i volti del Miracolo". Entrambi in mostra permanente presso la Deputazione di San Gennaro.

Nel 2017 le sue opere valicano i confini nazionali per raggiungere mete estere come: Amsterdam, Lugano, New York, Cincinnati, Washington, collaborando con artisti nazionali e internazionali come la fotoreporter Maren Ollman (Berlino) e il regista performer Luigi Coppola (Torino), la scrittrice e regista Giorgia Giuntoli(Roma).

L' arte di Manzo crea un ponte fra tradizione e modernità, i suoi Pulcinovo reinterpretano la tradizionale maschera rispettandone la simbologia ma trasportandola nella contemporaneità.

Il Pulcinella di Pasquale Manzo, ha la forma d’uovo. Il mito vuole che la maschera più iconica di Napoli sia nata da un uovo. Pasquale Manzo nelle sue opere resta fedele alla tradizione e alle leggende partenopee. Perchè Pulcinella nasce dall'uovo? Perchè in realtà simboleggia la vita, la fecondità, la fortuna.

Le braccia che si allungano - nell’intento di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati - rappresentano l'aspirazione di elevarsi da parte della maschera iconica di Napoli. Napoli ha bisogna di raggiungere il cielo. E lo può fare solo attraverso l'Arte.

Le Grafiche e i dipinti d'Autore sono stampate e realizzata su carta pregiata Fowa Richard in edizione limitata, numerata e firmata dall'autore con certificato di garanzia. Carta su supporto 100% cotone colore bianco naturale e superficie opaca senza sbiancanti ottici e certificata iso 9709.

Il San Gennaro di Pasquale Manzo è una figura oblunga, che guarda verso l’alto, con al centro un taglio, dove Pasquale vede il fuoco sacro, le viscere della città, il fuoco del vulcano, ma anche il sacrificio e il martirio del santo. 

L'opera nella versione in cartapesta e foglia d’argento è risultata la vincitrice del premio del San Gennaro Art nel 2013.

Nelle sue opere Pasquale Manzo, laureato in architettura, cerca sempre la tridimensionalità. Per darla utilizza la cartapesta, recuperando una vecchia tradizione che è andata quasi del tutto persa.

Il suo percorso artistico passa attraverso tre elementi fondamentali di Napoli. Anzitutto il Vulcano, perché da napoletano ha un amore viscerale per il Vesuvio. Ma i suoi vulcani sono in esplosione, perché alle Eolie ha visto vulcani attivi e le eruzioni viste gli hanno ispirato opere rese vive sia dall'utilizzo di colori e della cartapesta

Le copie sono state tirate in trenta esemplari da 1/30 a 30/30 su carta Fabriano 280 gr con il torchio a stella de IL LABORATORIO di Nola da Cinzia De Matteo stampate per conto di "Le voci di dentro" e finite di stampare nel mese di ottobre 2023.

Selene e i Folletti

La prima tavola ci trasporta in un ambiente onirico, dove la Sirena Selene danza sospesa sulla luna, dialogando con i folletti che emergono dai tetti. Questi folletti, che richiamano alla figura di Pulcinella, sono già noti protagonisti delle opere di Manzo. Selene, a sua volta, raffigura la famosa sirena Partenope, fondendo elementi della mitologia greca con la tradizione napoletana.

Don Chisciotte e il Cavallo a Dondolo

La seconda tavola ci introduce a una rappresentazione unica di Don Chisciotte. In questa interpretazione, il personaggio cavalca un cavallo a dondolo, in un gesto ripetitivo che sembra portarlo avanti, ma in realtà lo mantiene sempre fermo sui suoi passi. Proprio come spesso accade nei sogni, in cui si può sembrare di progredire, ma alla fine si rimane immobili. Una lucida follia che riflette il carattere indomabile del personaggio.

Il Mondo Fantastico di Pinocchio

La terza tavola ci introduce nel mondo fantastico di Pinocchio, il celebre burattino che cerca di diventare un ragazzo di carne e ossa. In questa interpretazione, Pinocchio dialoga con i Pulcinovo che lo circondano, cercando di trasportarlo nella favola italiana. Questa tavola celebra la magia dell'infanzia e la ricerca dell'identità.

Anima Santa

L'ultima tavola della collezione è dedicata a San Gennaro, ma va oltre la classica immagine del santo. Qui, il santo prende il nome di Anima Santa, un'entità che prende vita in una forma filiforme che sembra quasi tagliare in due il foglio. Questo elemento si scioglie con una colatura di inchiostro rosso, mentre il viola serafino della toga, è stato scelto per richiamare i colori cardinalizi. Quest'opera sfida le tradizionali rappresentazioni sante, introducendo una nuova dimensione di misticismo e arte.